1.4.10

Odio

Una cosa di cui mi preme parlare è di quanto odio certe persone.
Sono pieno di rancore, dalla testa ai piedi, una bomba che però non esplode, anzi, rischia una straziante implosione e non oso immaginare quali saranno le conseguenze.

Nei momenti in cui sono più sereno mi sembra che tutto questo mio rancore sia futile, infondato, puerile.
Probabilmente i motivi del mio odio sono davvero banali, ma la mia mente li distorce in maniera imprevedibile. L'effetto che hanno le azioni di alcune persone sul mio equilibrio emotivo è devastante. Così devastante che il mio rancore poi si trasferisce dalla persona interessata a tutti quelli che mi circondano, all'umanità intera.

Capisco perfettamente che sono cose che capitano a tutti. Ma su di me hanno un effetto diverso (probabilmente dovuto alla visione idealizzata/distorta che ho degli eventi e delle persone), erodono lentamente la mia anima, ognuno di questi episodi, non trovando valvole di sfogo, si va a posare nel già nutrito deposito di rancore. Temo che prima o poi questo deposito sarà così pieno che il mio odio verso gli altri diventerà una condizione costante, non più una parentesi scatenata da fattori esterni. Sarò un concentrato di odio perenne.

Oggi fortunatamente non odio nessuno con particolare ferocia (oddio qualcuno ci sarebbe, qualcuno che non si è fatto sentire per tutto il giorno nonostante ieri abbia contribuito non poco a rifornire il mio magazzino di rancore), per cui non vado oltre.
Cercherò (per quanto logisticamente possibile) di cogliere i momenti di odio nel momento stesso in cui si presentano, in tutta la loro purezza.

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