20.8.11

L'antro della strega: una storia di brividi e mansarde

Avete presente quei paesini idilliaci arroccati sulle montagne, che sembrano usciti direttamente da una miniatura medievale? Cingoli è uno di questi. Il Balcone delle Marche, è chiamato, perché da qui si può vedere tutta la costa adriatica, e nei giorni limpidi perfino le coste della Croazia.


Tutto è esattamente come nei paesi delle fiabe, dove tutti si conoscono, tutti si salutano per nome, mancano solo il re, la regina e Biancaneve. E come tutti i paesi di questo tipo, anche Cingoli ha le sue leggende, soprattutto quelle macabre.
Io a Cingoli ci ho passato l'infanzia, nonché le notti più lunghe e spaventose della mia vita: storie di lupi mannari, vecchiette che portavano i bambini chissà dove, pazzi, suicidi, riti satanici, chiese sconsacrate. Intere notti insonni nel terrore più totale, ogni rumore era una minaccia, e il battito aumentava a 3000. Bei tempi, beata innocenza!
Dopo secoli che non tornavo, quest'anno abbiamo deciso, io mia madre e mia sorella, insieme a Alessandro, di passare qui un fine settimana. Purtroppo abbiamo solo una casetta, qui, e ci sta una famiglia di rumeni in affitto, quindi ci tocca adattarci.
Bene, dovete sapere che a Cingoli c'è una vecchina che abita sola soletta in un'enorme casa di tre piani: la mattina presto la si può intravedere che innaffia il giardino, mentre Stella, la sua cagnolina, le corre tra i piedi. D'inverno dal suo camino esce sempre un filo di fumo bianco. Per questo fine settimana, abbiamo deciso di fermarci da lei. Ora, la casa al piano principale ha solo una stanza da letto e una cameretta, per me non c'è posto, ma la vecchina ha pensato a tutto, e gentilissima mi ha preparato il letto in mansarda.
Scende la sera, dopo quattro ore di viaggio e dopo un pasto abbondante mi appresto a salire le scale, esausto. Arrivo su un terrazzo, da cui si vede tutto il paese illuminato. Accendo una sigaretta e respiro l'aria fresca. Da lontano arrivano i rintocchi attenuati delle campane del duomo, che ogni quindici minuti comunicano l'ora a tutto il paese. Che pace! E pensare che una volta questo posto, di notte, mi terrorizzava!
Finita la sigaretta, mi appresto ad entrare in mansarda, ma non appena vedo la porta di quella che sarà la mia stanza, tutte le vecchie storie mi tornano in mente. E' una vecchia porta di ferro, che una volta aperta dà su un'altra porta, stavolta di legno. Con mano tremante apro anche questa, cerco l'interruttore della luce e lo scenario mi fa accapponare la pelle:


Sembra il covo di un pedofilo: una vecchia lampadina pende da un muro spiovente di mattoni, imbiancati da una gettata di calce. All'interno, mobili accatastati, un materasso scoperto, e, in una stanzetta, l'unico segno rassicurante, un letto appena rifatto, appositamente per me. Peccato che questo particolare rende il tutto ancora più raccapricciante: il letto sembra fatto apposta per invitarmi, per farmi arrendere al sonno.

I muri sono tappezzati di immagini e oggetti inquietanti, vecchie lampade, disegni di bambini, e su una toletta in un angolo sono disposte cornici polverose con foto in bianco e nero di chissà quale epoca:


In preda al panico, cerco la serratura della porta, e mi accorgo che non c'è! Sono in trappola! Chiunque può entrare in qualsiasi momento! Inizio a frugare nei cassetti e nei mobili ammucchiati negli angoli, in cerca di qualcosa per bloccare la porta, ma niente, sono sempre più terrorizzato, fino a che apro uno dei cassettoni sotto il materasso, e una scoperta raccapricciante non mi rende tutto chiaro: è veramente un luogo malvagio, e quella vecchina è una strega!!


Ora sono qui, in questa mansarda, connesso per miracolo, non so dove andare, se anche scappassi, chi andrei a cercare? E mia madre, mia sorella e mio nipote, al piano terra, che fine avranno fatto a quest'ora?

E anche se la vecchina in realtà è mia nonna, anche se questa è la stanza che lei ha preparato appositamente per me con tanto amore nella casa dove si è trasferita da poco, e anche se i particolari macabri di questa storia me li sono inventati, penso proprio che stanotte mi cagherò sotto dalla paura lo stesso.

UPDATE1: Non ce l'ho fatta e ho chiamato mia nonna a dormire con me. Sì sono un fifone. E sì, ho chiamato la vecchina della storia. Avrò fatto bene? O ho segnato da solo la mia fine???

UPDATE2: Sono vivo per miracolo. Ma non per la vecchina, e nemmeno per la bambola, ma perché ho dato una craniata a quel cazzo di soffitto che ho tirato giù tutti i santi del paradiso e oggi ho un bozzo assurdo, e mi è uscito anche sangue.

2 commenti:

  1. Hahahahaha sei un mito :)
    Dai che poi non c'è mica da avere tanta paura... mi è capitato di dormire in ostelli molto più terrorizzanti e fidati che se oltre al posto ci si mette pure il fatto che dormi in camera con gente che non conosci, il brivido è servito :p

    PS poverino spero che il bernoccolo vada un pò meglio.

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  2. Guarda, io sono mooolto suggestionabile per queste cose, mi basta veramente niente per avere paura. Il giorno dopo parlando con gli altri familiari, mi hanno detto tutti che avrebbero avuto paura a dormirci, lì!

    Ah, il bernoccolo sta guarendo, grazie per l'interessamento

    RispondiElimina

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