21.9.11

Serate romane: gli Oblivio al Sinister Noise

Con la chiusura del Village e il concomitante freddo pungente che è arrivato all'improvviso in questi giorni, si può dire che l'estate è ufficialmente giunta al termine, e con essa sono finiti i tempi delle birre lungo la spiaggia, delle passeggiate al chiaro di luna e dei gelati in piazzetta, mentre ricomincia la stagione delle serate chiusi nei localini, al riparo dal gelo, magari con la possibilità di assistere a qualche bel live e ascoltare della buona musica.
Eh sì, tutta questa digressione era per introdurre l'argomento del post di oggi, ossia la musica. E che musica, vi chiederete? Lady Gaga, Madonna o qualche altra frociata pop? Eh no, cari miei, stavolta parliamo di rock, perché anche se può suonare strano non si campa di solo pop, e anche se finora dai miei post non è emerso, una delle cose che adoro è rintanarmi con gli amici in un pubbetto, bere tanta birra e sentir suonare qualche bravo gruppo emergente.
Ed è proprio di un gruppo emergente che stavolta voglio parlare: si tratta degli Oblivio, band romana che ieri sera si è esibita al Sinister Noise, quel covo di metallari di fronte a Dolce Notte, per presentare il suo nuovo EP, The Distant Shoreline (acquistabile anche su iTunes).


Gli Oblivio, che già hanno pubblicato altri dischi con la precedente formazione, e che a quanto pare hanno già un nutrito gruppo di fedelissimi (gli iscritti alla pagina di Facebook sono già 914, non male, no?) per l'occasione, oltre ai brani dell'EP (belle la title track e Dedica, a quanto pare il cavallo di battaglia della band), hanno presentato una manciata di nuove canzoni che faranno parte di un altro EP di prossima pubblicazione, e si spera anche dell'album.
Sono sempre stato convinto del fatto che gruppi come gli Oblivio, formati da giovani che mettono passione in quello che fanno, siano sempre da incoraggiare, a maggior ragione se sono bravi. E gli Oblivio caspita se sono bravi. Ora, io di musica non ci capisco niente, mi piace ascoltarla dal vivo, ma non ne so niente di strumenti, acustica, riff, mixer e tutte queste cose tecniche che piacciono tanto agli appassionati del genere. Tuttavia, se dei musicisti sono bravi si sente anche se non ci capisci una sega. E gli Oblivio, ripeto, sono bravi, le loro canzoni ti avvolgono e ti trasportano, fino a riempirti. E il cantante? Ne vogliamo parlare? Uno sguardo magnetico che ti rapisce e una voce calda e potente, di quelle che si infilano nelle viscere e le fanno vibrare (peccato solo che l'acustica di merda del locale non gli rendeva per niente giustizia).
Insomma, con la bella esibizione di ieri, la stagione invernale dei pub è stata inaugurata proprio nel migliore dei modi.
Chi si è incuriosito, può iscriversi alla loro pagina di Facebook, dalla quale è possibile scaricare gratuitamente alcuni pezzi e qualche demo, oppure può visitare il loro sito ufficiale. E se vi piacciono, spendeteli sti due euro per comprarvi l'EP, che i ragazzi i soldi li cacciano di tasca propria, e meritano che i loro sforzi e i loro sacrifici vadano premiati.
Che poi, tanto per concludere, il cantante è un gran fico e beato a chi se lo scopa. Anzi facciamo così, che nessuno si azzardi a mettergli gli occhi addosso che lo sfonno!

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