20.6.11

Seghe mentali varie prima di andare a dormire

Dico, ma lo sapete quanto tempo è che non sono soddisfatto di come vengo nelle foto? Anni, due almeno. Eppure sono due giorni di fila che mi faccio foto e mi piaccio. Incredibile. E non si tratta una foto venuta bene su 100, no, mi piaccio in TUTTE le foto che ho fatto nelle ultime 24 ore: prima ieri sera durante la serata folle con M., S. femmina e S. frocio, durante la quale, dopo svariati bicchieri di birra, cocktail e limoncello è scattata la serie di foto a cazzo, e poi oggi al battesimo di mio nipote, in tutto una ventina di foto in cui, nel 90% dei casi, non solo mi piaccio ma sono anche un figo.
Non riesco a spiegarmelo, davvero.
E pensare che solo la scorsa settimana, tra le foto del Pride, non ce n'era una che mi dava soddisfazione, anzi mi facevano tutte abbastanza vomitare. E adesso, all'improvviso, mi sorprendo a guardarmi e a pensare a quanto sono carino, addirittura voglio fare l'ingrandimento di una di queste.
Senza contare un'altra cosa non meno rilevante: sabato, shopping con M., non solo ho comprato qualcosa, ma addirittura mi sono accontentato subito alla prima botta, la prima camicia e il primo pantalone che ho visto mi sono piaciuti immediatamente e li ho comprati senza pensarci, e senza stare le ore a provare roba e a scegliere quella che mi sta meno di merda. Praticamente, non mi riconosco più.
Tutto questo, naturalmente, solleva alcuni interrogativi di importanza oserei dire capitale.
Innanzitutto, che cosa significherà mai tutto ciò? Che la mia autostima in questi giorni è aumentata all'improvviso per ragioni imperscrutabili? Che in una settimana sono improvvisamente dimagrito e diventato un fico? Che in realtà non ho fatto altro che farmi pippe mentali e in questi giorni, forse per il sonno accumulato, ho staccato il cervello e sono riuscito per la prima volta da tempo a guardami con occhio obiettivo come non accadeva da tempi immemori?
Oltre ciò, l'interrogativo che più mi preme è, quanto durerà questa condizione di beatitudine? Quanto tempo passerà prima che le cose tornino al loro corso naturale e io ricomincerò a farmi schifo come al solito?
Intanto, per il momento, cosa devo fare? Approfittarne? Fare di tutto per mantenere il mio attuale aspetto fisico? Ma come? Pensare a queste cose, di per sé non è già ricominciare con le pippe mentali e perdere la naturalezza di queste ultime ore? E alla prossima foto in cui mi rifarò cagare, non rischierò di rientrare nel vortice della presa a male?
Boh.

18.6.11

Annuncio importante, chiusura del limbo!

Grandi ristrutturazioni ai piani alti!
Si sa, i tempi cambiano, la popolazione mondiale aumenta a dismisura, e la fame, le guerre e il buco nell'ozono stanno dando delle belle gatte da pelare anche all'altro mondo.
In poche parole, anche in paradiso non sanno più dove mettersi tutte queste povere anime che di giorno in giorno  si affollano ai cancelli dell'empireo. Immaginate, migliaia e migliaia di anime che ogni giorno bussano alle porte del padre, un caos infernale, da far impazzire i santi: San Pietro all'ingresso che chiede a tutti di mantenere la calma, chilometri e chilometri di fila, gente che protesta, chi sviene, chi è colto da malori, le forze dell'ordine angeliche non riescono a gestire la folla e i soccorsi sono in panne. E intanto agli uffici della direzione sono arrivati all'isteria e vengono chiamati a raccolta tutti gli angeli e tutti i santi: non c'è posto, non si sa più come e dove smistare tutte queste pecorelle, mentre dall'alto arrivano intimidazioni sempre più pressanti: "Se non trovate una soluzione, vi mando a dirigere il traffico all'Inferno!" (e lì sì che sono cazzi, altro che affollamento).
Insomma, il delirio. Bisogna trovare una soluzione, e in fretta.
Si è deciso quindi per una ristrutturazione totale degli ambienti, un taglio netto e radicale per recuperare ed ottimizzare gli spazi. Ed è così che il portavoce terrestre dei vertici celesti, tale Papa Benedetto XVI al secolo Ratzinger, riceve in questi giorni una circolare urgente da comunicare al mondo intero:
IL LIMBO E' STATO ABOLITO

Sparito, non c'è più. A mali estremi estremi rimedi, e qui gli estremi non sono mali, sono malissimi
Tranquilli, ad essere abolito non è il ballo, potete ancora divertirvi come scemi alle feste di compleanno. No, ad essere abolita è quella parte di paradiso in cui risiedono le anime dei non battezzati, troppo buoni per andare all'Inferno, ma ancora in possesso del peccato originale e quindi senza i requisiti per ottenere il lasciapassare per il Regno Celeste.
Dicevamo, il bravo e obbediente Benedetto Ratzinger gira quindi a noi mortali la comunicazione dei superiori attraverso un documento di 41 pagine intitolato "La speranza di salvezza per i bimbi che muoiono senza essere battezzati" (quanto gli piace a questi ecclesiastici tirarla per le lunghe! Non era meglio un "ATTENZIONE, annuncio importante: a causa di problemi di gestione si comunica ufficialmente che il limbo è stato abolito." e amen?). In pratica, dice il documento, i bambini che muoiono senza battesimo, e quindi ancora in possesso del peccato originale, possono comunque sperare nella salvezza eterna. E nel frattempo facciamo spazio per tutta l'altra gente che davvero tra poco qui il paradiso scoppia.
Tutto questo però fa sorgere delle domande, a cui il documento non risponde, e per cui ci si aspettano delle delucidazioni in un prossimo futuro:
1. Innanzitutto, bisogna stabilire dove andranno a finire tutte le anime dei bambini che fino ad oggi risiedevano nel limbo. La legge è retroattiva? Gli verrà dato lo sfratto esecutivo e saranno obbligate allo sgombero coatto? Oppure rimarranno semplicemente dove sono, ricevendo automaticamente la cittadinanza celeste?
2. Il documento parla solo i bambini morti senza battesimo. Quindi tutte le anime residenti nel Limbo dei Padri, ossia il limbo delle persone buone morte prima della resurrezione di Cristo, che fine faranno? Anche questo limbo è stato coinvolto nei piani di ristrutturazione, oppure questi riguardano solo il Limbo dei Bambini?  C'è una possibilità di salvezza anche per loro?
3. In che modo verrà eliminato il peccato originale dei bambini non battezzati? Perché si sa, in paradiso non ci vai, se il peccato originale ancora ce l'hai. Per quelli già residenti nel limbo, passerà qualche funzionario a ritirarlo? Verrà proclamato un indulto? E per quelli che moriranno da ora in poi, il documento elenca varie vie per ottenere la salvezza, ma siamo sicuri che questo non darà il via ad una serie di comportamenti illeciti, quali corruzione, mazzette e cose del genere? Bisognerà riorganizzare il personale e aumentare i controlli.
4. In tutto questo non è che dall'alto sono arrivate anche due paroline sui froci? Come?... Ah, tutto come prima, Inferno e fiamme eterne. Vabbè, ragà, anche stavolta niente, ci si becca tutti là. Io porto da bere, alla chitarra chi ci pensa?

17.6.11

The Edge of Glory, genesi di una... gagata


A una giornata dall'uscita del controverso (in quanto... per niente controverso!) video di The Edge of Glory cerchiamo di fare un po' il punto della situazione.
Lady Gaga, la diva delle dive, quella che ha ribaltato il pop come un pedalino, come solo Madonna era riuscita a fare, ha sfornato per la prima volta nella sua carriera un video sciapo che più sciapo non si può: più di cinque minuti di Gaga che balla senza senso, in una location suggestiva ma che rimane la stessa dall'inizio alla fine, senza una trama e senza un'evoluzione. Piatto come l'elettrocardiogramma di un malato terminale.
C'è chi dice che la bellezza del video è proprio data da questa sua semplicità, che è il video più intimo di Gaga, addirittura per Wikipedia Italia il video parla di Gaga che "quando muore il nonno, ritorna nella vecchia casa dove è cresciuta e lo ricorda. Lei vuole andare sul tetto (paradiso) per rincontrare il nonno, solo che hai dei ripensamenti e scende e sale quelle scale ma alla fine decide di ritornare giù per continuare la sua vita."
Intimo sta ceppa, dico io. L'interpretazione col nonno e tutto ci può anche stare, ma io in realtà non ci vedo niente di intimo, quello che vedo è un video fatto in fretta e furia, girato in due minuti senza starci troppo a pensare e sbattuto là sulla rete, per la gioia (?) di grandi e piccini.
Quello che mi chiedo è, possibile che una calcolatrice come Gaga, una che finora non ha fatto altro che sfornare capolavori, attorniata dai migliori collaboratori sulla piazza, abbia fatto un simile passo falso? Possibile che si sia davvero montata la testa al punto da voler girare tutti i suoi video da sola, con questi risultati mediocri, lei che invece è abituata a stare una spanna sopra gli altri? Io non credo che sia possibile, anzi, lo stesso retroscena dell'uscita di canzone e video lascia pensare al contrario.


The Edge of Glory esce per la prima volta il 9 maggio, come singolo traino per l'uscita dell'album. Inizialmente, non era previsto un video di questo brano, il terzo singolo sarebbe dovuto essere Marry the Night. Tuttavia la canzone ottiene un enorme successo in America, e questo spinge Gaga a farlo uscire come terzo singolo americano.
Il 20 maggio esce questo spot per Google Chrome, la colonna sonora è proprio The Edge of Glory, e tutto lascia pensare che il video assomiglierà a qualcosa del genere:

Nel frattempo viene annunciato che il regista sarà Joseph Kahn, che aveva già girato i video di LoveGame e Eh Eh. Tutto lasciava ben sperare, si parlava anche di un'ambientazione marina (in questa esibizione Gaga era anche vestita da sirena).
Poi a poche ore dalla premiere annunciata per il 16 giugno, Joseph Kahn pubblica questo tweet:
Stando alle voci che girano su internet (e al tono da checca acida del tweet di Kahn), Gaga e il regista hanno avuto una brutta discussione (immagino la scena, due dive che si tirano peri i capelli), Gaga si è ritrovata all'ultimo senza regista, e ha dovuto fare per conto suo. Il (pessimo) risultato è il video come tutti l'abbiamo visto.
Beh, diciamo che tutto fila.
Certo, questo non rende il video meno cagata di quello che è (e bisogna oltretutto vedere quanto c'è di vero), ma per lo meno questo colossale buco nell'acqua, che nessuno si sarebbe aspettato da Gaga, in questo modo assume un senso, se non altro per noi Little Monsters maniaci che ci stiamo arrampicando sugli specchi per far sembrare The Edge of Glory il capolavoro che non è.

Senza considerare che tutto questo mi ricorda un'altra vicenda simile, capitata, guarda un po', nientepopodimeno che alla Regina Madre sua Maestà Madonna Ciccone.
Per il singolo American Life del 2003 Madonna aveva preparato questo video, in stile militare, con stragi e uccisioni e con Bush che si accende un sigaro con la bomba lanciata nel finale  (scena ora del tutto eliminata): video bellissimo, sicuramente meglio della canzone.
Successivamente, a causa dello scoppio della guerra in Iraq e per rispetto ai soldati americani (...), il video è stato ritirato, e la Regina è stata costretta all'ultimo momento a sostituirlo con questa sciatteria, il che, abbinato alla non riuscitissima canzone, forse è stato determinante per il flop di tutto l'album.
Quello che voglio dire è, se anche a Sua Maestà succedono cose di questo tipo, significa che possiamo chiudere un occhio e fargliela passare a Gaga per questa volta, che dite?

Lady Gaga, The Edge of Glory

UPDATE: A quanto pare dalle voci che circolano in rete, Gaga e Joseph Kahn, il regista che avrebbe dovuto girare The Edge of Glory e che ha girato anche Lovegame, hanno litigato di brutto, e il video è stato rigirato in fretta e furia dalla stessa Gaga (晕). Ok Gaga, sei perdonata.

Commento a caldo su The Edge of Glory, nuovo (attesissimo?) video di Lady Gaga.
L'annuncio della premiere del video è stato dato solo ieri, e oggi tutti i Little Monsters del pianeta sono stati in fibrillazione per tutta la giornata, fino a che finalmente la nuova creatura di Lady Gaga ha visto la luce. E stavolta, a quanto pare, è stato un parto liscio liscio, senza troppe complicazioni.

In realtà volevo aspettare domani per dire la mia opinione sul video, già mi immaginavo con l'eccitazione a 3000 e con il cervello in panne (anche a causa della nottata insonne di ieri e del limoncello da Max di stasera), volevo somatizzare, dormirci su e poi, con lucidità, fare un commento come si deve. E invece mi ritrovo senza parole e senza niente da somatizzare.
Ora, premettiamo alcune cose:
1. Lady Gaga è divina come al solito, e su questo non ci piove, trucco, costumi, semplicemente divina.
2. La canzone mi è sempre piaciuta sin dal primo ascolto, mi ricorda quelle canzoni fine anni 80 inizio anni 90 che sentiva mia madre quando ero piccolo, e mi trasmette un piacevole senso di nostalgia.
3. Adoro l'atmosfera, la città, quel fumo rosa, a dirla tutta, questa canzone la immaginavo esattamente ambientata in un posto così.
4. La scena del bacio per terra mi piace tantissimo.
Detto questo... Gaga, ma che video è??
Tu che hai sfornato Telephone, Alejandro, Born This Way, video cult entrati nell'olimpo dei video, come fai a uscirtene con una cosa tanto insulsa? Piattume totale, cinque minuti e passa di niente. Possibile che non sei riuscita a pensare a niente di meglio?
Non so, immaginavo una storia dietro questa canzone, qualcosa come un inseguimento tra innamorati che si cercano nel caos della città (il fumo rosa ci sta tutto), si perdono, sfuggono l'uno all'altro e alla fine si ritrovano, in un punto elevato da cui si vede tutta la città, magari ("I'm on the edge with you!"). Non so, qualcosa del genere.
Sarà che era un video non previsto, girato esclusivamente per accontentare gli americani che hanno apprezzato la canzone, però mi pare che "spezzi", che sia una caduta in basso in quella che è la promozione di un grande album, con grandi canzoni e con un concept fantastico.
Era partita col botto, il video di Born This Way è geniale, racchiude tutto l'universo visionario dell'album in sette minuti. Judas mi aveva lasciato un po' interdetto, video bellissimo ma confuso e troppo affollato, tuttavia mi sono detto, una volta uscito l'album sarà il delirio, puro e semplice godimento.
E ora questo video che non sa né di me né di te. Boh. Siamo sicuri che sia stata una mossa calcolata per bene? Su questo sono scettico.
Massima venerazione per Gaga, questo è scontato. Però questa volta sono quasi deluso.

14.6.11

Voglia di "azzo"

Se c'è una cosa fastidiosa e insopportabile a questo mondo è svegliarsi la mattina arrapati come un chiwawa: avete presente questi cagnetti assatanati che si scoperebbero anche le gambe dei tavoli? Ecco, esattamente così, solo che a noi esseri umani sono precluse le gambe dei tavoli. E' quel tipo di arrapamento costante, implacabile e insoddisfabile che puoi prenderti a martellate il coso, niente, non se ne va.
Insomma, uno si sveglia la mattina con un'alzabandiera da far invidia alle cerimonie dei bersaglieri, e con una voglia animale di quella cosa che inizia per c e finisce per azzo, e poi avanti così per tutta la giornata: più passano le ore e più siamo arrapati, la bandiera non accenna ad abbassarsi, continua a rimanere alta e imperturbabile, e anche se a volte sembra afflosciarsi, basta un niente, che ne so, qualsiasi cosa che finisce per "azzo", che eccotela che si ringalluzzisce e siamo da capo ("Sei un pazzo!" WOOOOM!! Erezione).
La cosa fastidiosa per noi comuni mortali che non possiamo permetterci "azzi" quando e come vogliamo, è che non c'è modo di placare tutta questa passione: quand'è così, passiamo la giornata inermi sul letto, cercando di evitare come la peste tutte le fonti di eccitazione ("Che hai visto le mie chiavi? E' un mazzo." WOOOOM!! Erezione), ma niente la mente va sempre là, inesorabilmente. Non si riesce a concludere niente, non si riesce a spostare l'attenzione su nient'altro, non si riesce a studiare, non si riesce a leggere una riga senza essere travolti da ondate di arrapamento ("Il restauro dell'arazzo..." WOOOOM!! Erezione). Se si esce per strada, ecco che tutti sono improvvisamente dei fighi assurdi, anche il fruttivendolo attempato che sta lì da prima che nascessi, mica male, con quella gobbetta e quella bocca sdentata, perché non l'avevo notato prima?
Alcuni cercano di sfogarsi, ma al terzo porno e alla quinta sega nel giro di un'ora si rendono conto che ogni tentativo è inutile, il poveretto là sotto è stremato, e la voglia è più intensa di prima.
In questi casi, l'unica soluzione è, per chi ce l'ha, un vero "azzo", o altrimenti stringere i denti e sopportare fino a notte, quando il sonno e la stanchezza dopo una giornata così stremante porteranno via con sé tutti i bollori e tutte le pene da pene.

12.6.11

Lady Gaga, esibizione all'EuroPride

Sono senza parole. Se prima amavo Gaga, ora semplicemente la venero.
Un'esibizione memorabile, intensa, un discorso toccante e commovente.
E che presenza! Al suo ingresso, il palco si è oscurato: c'era solo lei, una dea. Per mezz'ora ha catalizzato l'attenzione di un milione di persone.
E la voce? Ragazzi, una voce da brividi, piena, calda, che ti entra nelle viscere.
Una parola: DIVINA.

10.6.11

Congiunzione astrale

o "Com'è possibile non essere gay se sei cresciuto negli anni 90"

La fine degli anni 80 è quello che si definisce un periodo di transizione: dopo quarant'anni si conclude la guerra fredda con il crollo del Muro di Berlino. Il comunismo frana come un castello di sabbia. In tutto il mondo si affermano i valori occidentali della democrazia, della libertà di espressione e di parola e dell'uguaglianza tra gli individui, capitalismo e consumismo diventano i capisaldi dell'economia globale. Tutti i punti del pianeta sono sempre più collegati tra loro, la cultura di massa di origine occidentale si diffonde a macchia d'olio.
E' in questo periodo di contraddizioni, desiderio di evasione e di emancipazione dai vecchi dogmi, dal 1985 in poi, che nasce la generazione di coloro che oggi hanno 20-25 anni.
POVERI LORO!
Una terribile congiunzione astrale sta per scatenare una serie di eventi che segneranno per sempre la vita di molti di loro, soprattutto di quei maschietti che, già in quegli anni, di giocare con le macchinine proprio non ne vogliono sapere.

1989: 
I nati dopo il 1985 sono dei frugoletti di appena 3-4 anni, troppo pochi per avere un'identità ben definita, ma abbastanza per comprendere il mondo intorno a loro e manifestare determinate tendenze.
Dopo anni di insuccessi, esce nei cinema il film che segnerà la rinascita della Disney, LA SIRENETTA.


Basato sul racconto di Andersen, è la storia di Ariel, principessa del regno dei mari dai lunghi capelli rossi, che passa le sue giornate a nuotare mezza nuda tra i suoi amici pesci, finché non si innamorerà di un bellissimo principe umano e deciderà di rinunciare alla sua coda di pesce, trasformando il suo corpo, per inseguire il suo sogno.
Il film è un successo clamoroso, vincendo due premi Oscar e due Golden Globe, e inaugurando la stagione più prolifica di principesse della storia Disney: seguiranno, infatti, La Bella e la bestia, Aladdin, Pocahontas, tutti film in cui le protagoniste femminili sono eroine coraggiose ed emancipate, pronte a tutto per inseguire i propri sogni e raggiungere l'amore.

1992:
I nostri poveri nati alla fine degli anni 80 hanno passato quasi indenni il periodo dell'asilo e hanno intorno ai 10 anni. Alle elementari maschi e femmine giocano separati, i maschi a calcio, le femmine al dottore. Ma in questi anni è frequente notare un numero maggiore di maschietti e femminucce giocare insieme: un altro evento catastrofico, dovuto alla congiunzione astrale, si sta scagliando sui poveri fanciulli indifesi.
I manga e gli anime giapponesi si sono diffusi in tutto il mondo già da qualche tempo, ma è nel 1992 (1995 in Italia) che il genere entra prepotentemente nell'immaginario collettivo, grazie al celebre anime SAILOR MOON.


E' la storia delle guerriere che vestono alla marinara, cinque ragazze forti e coraggiose che, protette dalla forza dei pianeti, si battono in gonnella contro gli emissari del male per proteggere la loro principessa e il regno della Luna.
E' un successo di scala globale: tutto il mondo è invaso dalla Sailor Moon-mania, Sailor Moon è presente ovunque, dalle edicole ai negozi di giocattoli, passando per i supermercati, i negozi di abbigliamento e le cartolerie. Il misto di sentimento, azione e umorismo attira allo stesso modo maschi e femmine, scatenando la preoccupazione di genitori e psicologi che vedono i loro bambini scagliare Cristalli di Luna e insistere per farsi comprare divise da marinaretto.
Pochi di quelli che snobbavano le macchinine e che sono stati investiti dal fenomeno delle principesse Disney sono riusciti a sfuggire a questo nuovo cataclisma. Pochi, ma non tutti: qualcuno continua imperterrito a negare di avere più Barbie delle altre compagne di classe, o a vantarsi con gli amichetti di conoscere a menadito la formazione di tutte le squadre di serie A, B, C e C1. I poveretti non sanno che cosa c'è in agguato: qualcosa da cui non riusciranno a salvarsi, qualcosa che farà crollare ogni resistenza, qualcosa che sarà per loro una svolta senza ritorno.

1995:
Esce Wannabe, il primo singolo delle SPICE GIRLS. Ed è il delirio.


Sporty, Baby, Scary, Ginger e Posh sono le componenti del gruppo musicale femminile di maggior successo nella storia del pop: al grido di Girl Power! partono alla conquista del mondo, lasciando terra bruciata ovunque passino. Nessuno riesce a scampare alle cinque esuberanti Spice Girls, nessuno riesce ad ignorarle nemmeno volendo: tutto il mondo è Spice, Spice World, i loro volti ammiccanti e provocanti sono dappertutto, sui giornali, in tv, in radio, al cinema, sulle caramelle, sulle patatine, sulle magliette, sui quaderni, ovunque. 
Colorate, sfacciate, ognuna con una personalità diversa e adatta a conquistare ogni tipo di pubblico, le Spice Girls impongono un nuovo modo di fare pop, il Bubble-gum pop, estremo, fosforescente, in cui la parola d'ordine è una sola: essere onnipresenti. Le Spice Girls sono durate appena fino al 1998, ma dopo questi quattro anni niente è stato più lo stesso. Aqua (che dedicano, tra l'altro, una canzone nientepopodimeno che a Barbie), Backstreet Boys, 5ive e tutti i gruppi di fine anni 90 devono alle Spice Girls il loro stesso motivo d'essere. E da loro a Britney Spears il passo è breve.

E i nostri poveri nati dall'85 in poi? Ormai sono adolescenti e i loro ormoni sono in subbuglio. E quelli che, nonostante La Sirenetta, nonostante Sailor Moon, ancora facevano resistenza, non possono non capitolare di fronte alle Spice Girls. Non potranno non rimanere affascinati dalla loro esuberanza e prorompenza. Non potranno resistere al ritmo di Barbie Girl, e non potranno non notare un certo turbamento alle camice aperte dei Backstreet Boys. Ed è quando si troveranno con le amiche a ballare Stop come deficienti alle feste di compleanno, non potranno fare a meno di dire a se stessi, finalmente, in preda all'estasi e alla felicità, in un moto di liberazione:

SONO FROCIO!


P.S:
Ovviamente non è assolutamente mia intenzione affermare che la causa dell'omosessualità dei 25enni di oggi sia dovuta a Sailor Moon e alle Spice Girls, né che esse hanno determinato un aumento dell'omosessualità. E' solo un modo per ironizzare soprattutto su quella che è stata la MIA esperienza personale, sui miti della mia infanzia-adolescenza e di quella di molti omosessuali come me. Con questo non voglio dare adito alle pseudo-teorie degli pseudo-psicologi: omosessuali si nasce, Spice o non Spice.

Torna l'estate...

... e con essa tornano le zanzare.


Le zanzare (Culicidae Meigen, 1818) sono una famiglia di insetti dell'ordine dei Ditteri (Nematocera: Culicomorpha), famiglia che conta circa 3450 specie.
In generale, sono degli esserini piccoli e fastidiosi, dediti a molestare l'essere umano, loro vittima designata, proprio durante la stagione in cui egli, per il caldo, è costretto a tenere scoperta una maggiore superficie del corpo e a tenere le finestre aperte.
Vivono nelle zone umide e paludose, ma sono attratte irresistibilmente da ogni fonte di luce artificiale come quelle delle abitazioni umane, e sono immuni ad ogni stratagemma che l'uomo (illuso!) ha inventato per tenerle lontane (zampironi, citrornella e via dicendo).
Emettono un irritante ronzio, impercettibile nella maggior parte del tempo, ma estremamente chiaro e molesto durante le ore notturne, quando le zanzare si intrufolano nel padiglione auricolare del povero uomo, nonostante abbiano un intero corpo a disposizione, disturbando il sonno della vittima e costringendola a schiaffeggiarsi, senza peraltro ottenere alcun risultato.


E poi pungono.
Quelle brutte maledette non si accontentano di rompere, devono pungere, anche.
A pungere sono le femmine, le quali hanno bisogno di sangue per far maturare le uova. Per evitare la coagulazione del sangue intorno alla loro bocca a proboscide, emettono un liquido urticante: ossia, le stronze oltre che ti levano il sangue, poi ti costringono anche a grattarti fino a farti venire le croste e a farti chiamare all'appello tutti i santi del paradiso.


Dunque, finito il momento Quark facciamo qualche considerazione:
1. Le zanzare sono una delle dimostrazioni che Dio non esiste. Quale Dio sadico e malefico potrebbe creare un simile anatema per il suo figlio prediletto?
2. La zanzara è un essere inutile, l'unico scopo che ha la sua presenza sulla terra, oltre a quello di rompere i maroni, è di far parte della catena alimentare. Ma se non ci fossero le zanzare, gli animali che se ne cibano possono tranquillamente mangiare altri insetti.
3. La zanzara ha bisogno del mio sangue per riprodursi: cioè, io le do il MIO sangue per permetterle di creare altre zanzare che torneranno a molestarmi.
4. Se proprio vuole il mio sangue, ok, perfetto, per me può servirsi con comodo, anzi, ogni sera gliene posso lasciare un bicchiere sul davanzale. Ma la domanda è: perché mi deve far prudere tutto?


Detto questo, possiamo trarre delle conlcusioni:
1. Le femmine sono puttane anche nella specie delle zanzare.
2. La zanzara è il più grande nemico dell'uomo.
3. Bisogna trovare un modo per reagire alla beffa di questi animali tanto piccoli quanto bastardi, i quali non solo si servono dei nostri fluidi vitali per riprodursi, ma ti lasciano pure la bolla urticante, così, per sfregio.


Evitando di ipotizzare l'ELIMINAZIONE dell'intera specie dalla faccia della Terra (sennò quelli del WWF chi li sente), ho deciso quindi di lanciare un appello alla comunità scientifica:


MODIFICHIAMO GENETICAMENTE LE ZANZARE

Modifichiamole! Non è uno scherzo, dico sul serio. Modifichiamole in modo che il liquido che rilasciano non sia più urticante: in questo modo possono prendere indisturbate quanto sangue vogliono, la catena alimentare è salva e tutti possono vivere felici e contenti.
Certo, mi sa che per gli schiaffi notturni non ci sia proprio niente da fare...

9.6.11

Non sono, ma...

Se c'è una cosa che detesto e che mi fa andare il sangue al cervello è la gente ignorante che ti fa le sparate razziste e omofobe, ma per essere politically correct prima precisa "Io non sono...", tipo:

"Io non sono razzista, ma i rumeni di merda devono torna' tutti affanculo a casa loro!"
"Io non sono omofobo, ma i froci me fanno schifo e le porcate le facessero a casa loro!"

Ah no, te non sei né razzista, né omofobo, ma sei sicuramente un ipocrita del cazzo...

Per l'arrivo di Lady Gaga a Roma in occasione dell'EuroPride, i simpatici amici di Fiamma Tricolore, attraverso il loro segretario romano Stefano Tersigni, hanno pensato di comunicarci la loro opinione a proposito, consapevoli del fatto che tutti noi non aspettavamo altro.
Ora, a parte il fatto che i pomodori li tiri addosso a tua sorella, che Lady Gaga non si tocca, la frase che ha attirato la mia attenzione e che ha suscitato tutta questa riflessione è la seguente:
"(...) la famiglia è una sola, quella tradizionale. Noi abbiamo l'obbligo morale di difenderla. Non siamo assolutamente omofobi e abbiamo pieno rispetto dell'orientamento sessuale di tutti, ma concedere, ad esempio, l'adozione di un figlio ad una coppia omosessuale è un'altra cosa."
Ah, certo, voi non siete omofobi, voi non avete nulla contro gli omosessuali, pensate solo che siano immorali e che siano talmente malsani da non poter allevare un figlio.
Dico, ma che cazzo di discorsi sono?
Queste cose mi fanno andare in bestia. Odio, ODIO il politically correct a tutti i costi, sopratutto quello che serve solo per pararsi il culo e apparire meno beceri di quello che si è in realtà. Perché in realtà quello che sei è semplicemente un omofobo, un razzista ignorante che si maschera dietro belle parole e cerca di dare una giustificazione logica e morale alle proprie idee discriminatorie e infondate.
A un frocio gliene frega cazzi che tu hai aperto il discorso dicendo "Io non sono omofobo, ma...", e la stessa cosa vale per gli stranieri: alla fin fine, il risultato è lo stesso, anzi è ancora più frustrante di un insulto diretto.
Nel nostro paese siamo tutti occupatissimi ad apparire aperti e comprensivi, quando invece siamo pieni di veleno, ci mandiamo affanculo alla prima occasione e picchiamo i barboni e i gay per strada.

Non dico che sarebbe meglio insultarsi apertamente, è ovvio che sarebbe bello se fossimo davvero tutti belli e tutti bravi, ma la realtà è ben diversa, la gente così è marcia, tutta questa ipocrisia e tutta questa falsità non fanno altro che aumentare il sospetto e il rancore, e l'effetto, di base, è tale e quale a quello degli insulti fatti e finiti. Il rispetto, quello vero, è un'altra cosa, e sicuramente non è qualcosa che queste persone possono meritare.
Se qualcuno mi dice che sono un frocio, io gli dico che è vero, come è vero che quel qualcuno è un coglione. Se qualcuno mi dice che non è omofobo, ma..., io gli dico lo stesso che è un coglione.
E a quelli di Fiamma Tricolore dico: andate a zappa' la terra, andate a piantarli, i pomodori, e poi se avete ancora la forza di dire e fare cazzate gli tirate quelli, sabato, a Lady Gaga.

Panza e lamentele

Non ha assolutamente senso che io mi lamenti del fatto che c'ho la panzetta e le maniglie dell'amore, che ho la stessa tonicità di una medusa, e che per questo nessuno mi vorrà e rimarrò un povero frocetto zitello.
Non ha completamente senso se:
1. Passo le mie giornate in casa.
2. Quando esco è per bere birra come un vichingo.
3. Non faccio attività fisica di nessun tipo.
4. Anche quando decido di andare a correre e fare qualche esercizio in casa, al massimo duro due giorni.
5. Comunque non riesco ad alzare un braccio perché fumo come un turco e mi manca il fiato.
Perciò le cose sono due: o mi metto in testa di darmi una mossa e fare qualcosa, oppure mi sto zitto e mi tengo la panza. Perché è vero che c'è gente che nasce bella e bionda e mortacci loro magari non gli si addrizza. Ma è anche vero che la maggior parte delle persone, quelle normali, devono darsi da fare, se vogliono migliorare il proprio aspetto. E questo significa: sport e alimentazione sana. Altrimenti non c'è lamentela che tenga.

Chi si rivede, la Mel!

Ogni gay che è stato adolescente negli anni '90 non può essere stato immune dall'effetto Spice. E ogni gay cresciuto negli anni '90 non può non essere preso da spasimi di emozione ogni qualvolta esce una qualche notizia di una qualsiasi delle cinque Spice, che sia, che so, la crema per la depilazione inguinale di Emma, o, come in questo caso, la nuova canzone di Mel C.
Dopo un lungo periodo di silenzio e dopo una gravidanza (Mel C? Quella Mel C? Chi l'avrebbe mai detto!), la Sporty Spice ritorna con un nuovo brano e un nuovo video, Rock me, tra l'altro colonna sonora dei mondiali di calcio femminili, per la gioia di tutti i frocetti dai 25 anni in su.

Sorvolando sull'eccitazione incontrollabile che ho provato anche solo leggendo la frase "Melanie C new song!", e premesso che la Sporty non è mai stata la mia Spice preferita (Geri regna!)... ecco... boh?!
Oddio, dopo un lungo periodo di vaccagine che sembrava irreversibile (vedi diapositiva) ora la Mel è di nuovo in forma smagliante, Sporty al 100%, anzi direi che è quasi fica.



E' solo che, non so, ho l'impressione che quella che sembrava la più promettente tra le Spice post-Spice abbia perso progressivamente il suo stile e la sua verve, appiattendosi in qualcosa di scipito e anonimo. Cioè, vogliamo mettere quanto spaccava ai suoi esordi da solista??



8.6.11

Nuova stanza: work in progress

Tra le tante novità che recentemente stanno coinvolgendo la mia vita ce n'è una, in particolare, che spicca tra le altre, per il suo carattere definitivo e irreversibile: mi sto facendo la camera nuova.
Sembra una cazzata, ma non lo è: dopo ben 15 anni, quella che è stata la mia stanza, il mio rifugio, il mio sancta sanctorum, sta cambiando completamente e radicalmente faccia.
E' da tempo che avevo in mente di rifare tutto, per almeno cinque validi motivi:

  1. Dopo 15 anni, iniziavo a temere che il mobile sopra il mio letto, ormai sovraccarico di libri, sarebbe franato sopra di me (come si dice, il peso della cultura...).
  2. Era una stanza pensata per due bambini, e ora che ho 26 anni e che mia sorella è andata a vivere per conto suo non aveva più senso tutto quello spazio occupato da vetrine con pupazzi, armadi e scrivanie.
  3. I miei libri e i miei fumetti stanno aumentando in modo esponenziale, ancora qualche mese e non sarei più potuto entrare.
  4. Generazioni di poster, foto, cornici, pecette e adesivi attaccati e staccati su tutti gli spazi di parete disponibili avevano lasciato i loro segni indelebili, portandosi via ampi strati di stucco.
  5. Semplicemente, la vecchia stanza mi aveva rotto il cazzo e avevo voglia di nuovo.
Solo che per un motivo o per un altro, vuoi perché non c'erano soldi, vuoi perché sono partito per tanto tempo, vuoi per pigrizia, non ci siamo mai decisi a fare il grande passo.
Ebbene, il momento è arrivato: mia madre ha dato il via libera e mi ha lasciato carta bianca.
Ovviamente, non potevo lasciarmi sfuggire quest'occasione praticamente unica (la prossima sarà quando mi farò casa mia, ossia in un futuro moooolto lontano): dovevo sbizzarrirmi, tirare fuori tutta la mia creatività e tutta la mia frociaggine, fare qualcosa di esagerato, di radicale, praticamente un pugno in un occhio. E a giudicare dai primi risultati, sono sulla buona strada.





Ora non mi resta che aspettare che i lavori siano finiti per sfogarmi con l'arredamento (parola d'ordine: rosso!), dopo di che attendere con ansia la prima scopata sul letto a soppalco...

Lady Gaga all'EuroPride


Passata l'euforia/incredulità/panico, dopo qualche giorno dalla notizia ufficiale, posso riflettere a mente lucida sull'evento di sabato prossimo (11 giugno): Lady Gaga, il mio unico, grande idolo da un anno a questa parte, colei che è riuscita a farmi provare di nuovo quelle emozioni da frocetto adolescente come non succedeva più dai tempi d'oro delle Spice Girls, si esibirà al Circo Massimo per l'EuroPride di Roma.

Ma andiamo con ordine, iniziando dalla scorsa settimana:

Venerdì 03/06/2011: 
F. pubblica un articolo su Facebook dove si dice che la voce che diceva che Lady Gaga, l'unica grande diva di questi ultimi anni e grande supporter della causa gay, sarebbe stata l'ospite d'onore dell'ultima giornata del Pride era falsa, a causa, soprattutto, della mancanza di fondi (stiamo parlando di Lady Gaga, oh! Mica una sciacquetta qualunque!).
La mia reazione: seeee, te pare, Lady Gaga, coglione chi c'ha creduto anche solo per un attimo

Sabato 04/06/2011:
Serata al Coming (figuriamoci).
S. mi fa: "Hai visto che viene Gaga?"
Io: "Seeee te pare!"

Domenica 05/06/2011:
Sveglia alle 9.00 (dopo 5 ore di sonno) per andare a prendere mamma all'aeroporto.
Metto su il caffè, accendo il pc, e mi fiondo su Popslut, la mia lettura preferita negli ultimi giorni: e ci manca poco che svengo.
Il caffè esce e si versa sul fornello.
Io ansimo e rischio l'arresto cardiaco.
E Popslut titola: "lady gaga al roma europride: è vero (al 100%)"
Cioè, il mio idolo. Meno di una settimana dopo. A Roma. Praticamente dietro casa mia. Gratis.
E' troppo.
Soprattutto per uno che ha dormito 5 ore e non ha ancora preso il caffè.
La notizia si diffonde a macchia d'olio, tutti ne parlano (ovviamente io ho chiamato mezzo mondo), ma la sera ancora non è uscita nessuna comunicazione ufficiale.

Lunedì 06/06/2011:
Dopo una giornata a dirmi: "No, non è possibile, non metterci il pensiero" e a spulciare tutti i siti d'informazione e tutti i siti froci della rete, ecco l'annuncio ufficiale, direttamente dal sito dell'Europride, ed ecco la cascata di messaggi e eventi su Facebook. Partecipi? Partecipo.

Martedì 07/06/2011:
Esce il comunicato stampa ufficiale della Universal Music, con i dettagli dell'intervento di Gaga al Pride.
Ma ormai questi sono solo dettagli. Il popolo frocio di tutto il mondo è già pronto ad invadere Roma.

E quindi, è ufficiale.
E solo oggi, giovedì 8 giugno, sono riuscito a razionalizzare il tutto, e a fare qualche considerazione sensata.

  1. Solo qualche giorno fa scrivevo su Facebook "Quando viene Gaga a Roma? Voglio vederla!!", e poi, all'improvviso, eccola davvero. E' un grande evento per Roma, e una grande conquista per questo Pride. Una celebrità così influente a livello internazionale, forse oggi la più influente, che si esibisce per i diritti dei gay nell'ultimo tra i paesi Occidentali per quanto riguarda il livello di civiltà in generale non può che essere una cosa positiva, e che sicuramente non passerà inosservata. Non posso far altro che complimentarmi con tutti coloro che sono riusciti ad ottenere questo risultato.
  2. Lady Gaga viene a Roma, gratis, appositamente per partecipare all'EuroPride e per dire la sua su una delle cause che le stanno più a cuore, i diritti degli omosessuali. Questo non può che farle onore, e non può che accrescere tutta la mia ammirazione e il mio rispetto per lei, una ragazza di 25 anni con un talento da vendere, che da sconosciuta è diventata in pochissimo tempo la star delle star, la diva delle dive, ma che nonostante tutti gli eccessi è rimasta con i piedi per terra, senza dimenticare i suoi fan e quello in cui crede.
  3. Sarò devoto a Gaga per l'eternità.


Chiacchiere 2.0

Nuova svolta per questo blog, ormai lasciato a se stesso da un annetto abbondante.
Tante cose sono cambiate (no, non mi sono laureato, no, non ho trovato l'uomo della mia vita), tante sono rimaste uguali (sì, ho ancora una caterva di tempo da perdere, sì, ancora tante pippe mentali - ma un po' meno rispetto a prima).
Cancellati un (bel) po' di post della versione precedente, rinnovato un po' il layout, sono pronto per ripartire con questo nuovo esperimento: più spensieratezza, più cazzeggio, più informazione, più tutto, insomma, cercando di dare un'idea generale di quello che, di volta in volta, occupa la mia vita e la mia mente, il tutto con un'abbondante dose di (auto)ironia.
Durerà? Chissà.
Intanto, per il momento, ho diverse cosucce da scrivere, e parto in picchiata.
L'era 2.0 è iniziata.
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