10.6.11

Congiunzione astrale

o "Com'è possibile non essere gay se sei cresciuto negli anni 90"

La fine degli anni 80 è quello che si definisce un periodo di transizione: dopo quarant'anni si conclude la guerra fredda con il crollo del Muro di Berlino. Il comunismo frana come un castello di sabbia. In tutto il mondo si affermano i valori occidentali della democrazia, della libertà di espressione e di parola e dell'uguaglianza tra gli individui, capitalismo e consumismo diventano i capisaldi dell'economia globale. Tutti i punti del pianeta sono sempre più collegati tra loro, la cultura di massa di origine occidentale si diffonde a macchia d'olio.
E' in questo periodo di contraddizioni, desiderio di evasione e di emancipazione dai vecchi dogmi, dal 1985 in poi, che nasce la generazione di coloro che oggi hanno 20-25 anni.
POVERI LORO!
Una terribile congiunzione astrale sta per scatenare una serie di eventi che segneranno per sempre la vita di molti di loro, soprattutto di quei maschietti che, già in quegli anni, di giocare con le macchinine proprio non ne vogliono sapere.

1989: 
I nati dopo il 1985 sono dei frugoletti di appena 3-4 anni, troppo pochi per avere un'identità ben definita, ma abbastanza per comprendere il mondo intorno a loro e manifestare determinate tendenze.
Dopo anni di insuccessi, esce nei cinema il film che segnerà la rinascita della Disney, LA SIRENETTA.


Basato sul racconto di Andersen, è la storia di Ariel, principessa del regno dei mari dai lunghi capelli rossi, che passa le sue giornate a nuotare mezza nuda tra i suoi amici pesci, finché non si innamorerà di un bellissimo principe umano e deciderà di rinunciare alla sua coda di pesce, trasformando il suo corpo, per inseguire il suo sogno.
Il film è un successo clamoroso, vincendo due premi Oscar e due Golden Globe, e inaugurando la stagione più prolifica di principesse della storia Disney: seguiranno, infatti, La Bella e la bestia, Aladdin, Pocahontas, tutti film in cui le protagoniste femminili sono eroine coraggiose ed emancipate, pronte a tutto per inseguire i propri sogni e raggiungere l'amore.

1992:
I nostri poveri nati alla fine degli anni 80 hanno passato quasi indenni il periodo dell'asilo e hanno intorno ai 10 anni. Alle elementari maschi e femmine giocano separati, i maschi a calcio, le femmine al dottore. Ma in questi anni è frequente notare un numero maggiore di maschietti e femminucce giocare insieme: un altro evento catastrofico, dovuto alla congiunzione astrale, si sta scagliando sui poveri fanciulli indifesi.
I manga e gli anime giapponesi si sono diffusi in tutto il mondo già da qualche tempo, ma è nel 1992 (1995 in Italia) che il genere entra prepotentemente nell'immaginario collettivo, grazie al celebre anime SAILOR MOON.


E' la storia delle guerriere che vestono alla marinara, cinque ragazze forti e coraggiose che, protette dalla forza dei pianeti, si battono in gonnella contro gli emissari del male per proteggere la loro principessa e il regno della Luna.
E' un successo di scala globale: tutto il mondo è invaso dalla Sailor Moon-mania, Sailor Moon è presente ovunque, dalle edicole ai negozi di giocattoli, passando per i supermercati, i negozi di abbigliamento e le cartolerie. Il misto di sentimento, azione e umorismo attira allo stesso modo maschi e femmine, scatenando la preoccupazione di genitori e psicologi che vedono i loro bambini scagliare Cristalli di Luna e insistere per farsi comprare divise da marinaretto.
Pochi di quelli che snobbavano le macchinine e che sono stati investiti dal fenomeno delle principesse Disney sono riusciti a sfuggire a questo nuovo cataclisma. Pochi, ma non tutti: qualcuno continua imperterrito a negare di avere più Barbie delle altre compagne di classe, o a vantarsi con gli amichetti di conoscere a menadito la formazione di tutte le squadre di serie A, B, C e C1. I poveretti non sanno che cosa c'è in agguato: qualcosa da cui non riusciranno a salvarsi, qualcosa che farà crollare ogni resistenza, qualcosa che sarà per loro una svolta senza ritorno.

1995:
Esce Wannabe, il primo singolo delle SPICE GIRLS. Ed è il delirio.


Sporty, Baby, Scary, Ginger e Posh sono le componenti del gruppo musicale femminile di maggior successo nella storia del pop: al grido di Girl Power! partono alla conquista del mondo, lasciando terra bruciata ovunque passino. Nessuno riesce a scampare alle cinque esuberanti Spice Girls, nessuno riesce ad ignorarle nemmeno volendo: tutto il mondo è Spice, Spice World, i loro volti ammiccanti e provocanti sono dappertutto, sui giornali, in tv, in radio, al cinema, sulle caramelle, sulle patatine, sulle magliette, sui quaderni, ovunque. 
Colorate, sfacciate, ognuna con una personalità diversa e adatta a conquistare ogni tipo di pubblico, le Spice Girls impongono un nuovo modo di fare pop, il Bubble-gum pop, estremo, fosforescente, in cui la parola d'ordine è una sola: essere onnipresenti. Le Spice Girls sono durate appena fino al 1998, ma dopo questi quattro anni niente è stato più lo stesso. Aqua (che dedicano, tra l'altro, una canzone nientepopodimeno che a Barbie), Backstreet Boys, 5ive e tutti i gruppi di fine anni 90 devono alle Spice Girls il loro stesso motivo d'essere. E da loro a Britney Spears il passo è breve.

E i nostri poveri nati dall'85 in poi? Ormai sono adolescenti e i loro ormoni sono in subbuglio. E quelli che, nonostante La Sirenetta, nonostante Sailor Moon, ancora facevano resistenza, non possono non capitolare di fronte alle Spice Girls. Non potranno non rimanere affascinati dalla loro esuberanza e prorompenza. Non potranno resistere al ritmo di Barbie Girl, e non potranno non notare un certo turbamento alle camice aperte dei Backstreet Boys. Ed è quando si troveranno con le amiche a ballare Stop come deficienti alle feste di compleanno, non potranno fare a meno di dire a se stessi, finalmente, in preda all'estasi e alla felicità, in un moto di liberazione:

SONO FROCIO!


P.S:
Ovviamente non è assolutamente mia intenzione affermare che la causa dell'omosessualità dei 25enni di oggi sia dovuta a Sailor Moon e alle Spice Girls, né che esse hanno determinato un aumento dell'omosessualità. E' solo un modo per ironizzare soprattutto su quella che è stata la MIA esperienza personale, sui miti della mia infanzia-adolescenza e di quella di molti omosessuali come me. Con questo non voglio dare adito alle pseudo-teorie degli pseudo-psicologi: omosessuali si nasce, Spice o non Spice.

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