Tra le tante novità che recentemente stanno coinvolgendo la mia vita ce n'è una, in particolare, che spicca tra le altre, per il suo carattere definitivo e irreversibile: mi sto facendo la camera nuova.
Sembra una cazzata, ma non lo è: dopo ben 15 anni, quella che è stata la mia stanza, il mio rifugio, il mio sancta sanctorum, sta cambiando completamente e radicalmente faccia.
E' da tempo che avevo in mente di rifare tutto, per almeno cinque validi motivi:
Sembra una cazzata, ma non lo è: dopo ben 15 anni, quella che è stata la mia stanza, il mio rifugio, il mio sancta sanctorum, sta cambiando completamente e radicalmente faccia.
E' da tempo che avevo in mente di rifare tutto, per almeno cinque validi motivi:
- Dopo 15 anni, iniziavo a temere che il mobile sopra il mio letto, ormai sovraccarico di libri, sarebbe franato sopra di me (come si dice, il peso della cultura...).
- Era una stanza pensata per due bambini, e ora che ho 26 anni e che mia sorella è andata a vivere per conto suo non aveva più senso tutto quello spazio occupato da vetrine con pupazzi, armadi e scrivanie.
- I miei libri e i miei fumetti stanno aumentando in modo esponenziale, ancora qualche mese e non sarei più potuto entrare.
- Generazioni di poster, foto, cornici, pecette e adesivi attaccati e staccati su tutti gli spazi di parete disponibili avevano lasciato i loro segni indelebili, portandosi via ampi strati di stucco.
- Semplicemente, la vecchia stanza mi aveva rotto il cazzo e avevo voglia di nuovo.
Solo che per un motivo o per un altro, vuoi perché non c'erano soldi, vuoi perché sono partito per tanto tempo, vuoi per pigrizia, non ci siamo mai decisi a fare il grande passo.
Ebbene, il momento è arrivato: mia madre ha dato il via libera e mi ha lasciato carta bianca.
Ovviamente, non potevo lasciarmi sfuggire quest'occasione praticamente unica (la prossima sarà quando mi farò casa mia, ossia in un futuro moooolto lontano): dovevo sbizzarrirmi, tirare fuori tutta la mia creatività e tutta la mia frociaggine, fare qualcosa di esagerato, di radicale, praticamente un pugno in un occhio. E a giudicare dai primi risultati, sono sulla buona strada.
Ovviamente, non potevo lasciarmi sfuggire quest'occasione praticamente unica (la prossima sarà quando mi farò casa mia, ossia in un futuro moooolto lontano): dovevo sbizzarrirmi, tirare fuori tutta la mia creatività e tutta la mia frociaggine, fare qualcosa di esagerato, di radicale, praticamente un pugno in un occhio. E a giudicare dai primi risultati, sono sulla buona strada.
Ora non mi resta che aspettare che i lavori siano finiti per sfogarmi con l'arredamento (parola d'ordine: rosso!), dopo di che attendere con ansia la prima scopata sul letto a soppalco...
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