Prima di passare alla recensione, vorrei fare alcune precisazioni:
1. Ho adorato i libri
2. Ho detestato i film
3. Questo film mi è piaciuto molto più di quanto mi aspettassi.
Detto questo, posso iniziare a blastare Harry Potter 8 senza remore.
Attenzione!! La seguente recensione contiene SPOILER, perciò se volete vedere il film e siete tra le dieci persone al mondo che non hanno letto il libro, passate al post successivo.

1. I colpi di scena e i particolari della trama,
2. L'umanità dei personaggi,
3. Il messaggio dell'intera saga.
Nessuno dei film è riuscito a cogliere in pieno anche solo uno di questi punti.
La trama è scarna e ridotta all'osso, quelle che a mio parere nei libri erano notizie centrali o shockanti vengono semplicemente ignorate o accennate, mentre l'attenzione è rivolta tutta all'azione in sé per sé. I personaggi, beh, non ci si può aspettare chissà che, da ragazzini che sanno a mala pena stare davanti alla telecamera. Ma io penso che il problema stia soprattutto nella sceneggiatura: emozioni devastanti vengono liquidate in due parole, facendo sembrare tutto finto e costruito, personaggi complessi vengono ridotti a poco più che macchiette, nemmeno gli attori più bravi riescono a dare il meglio di sé (e parlo soprattutto di una certa Helena Bonham Carter...). Per quanto riguarda il messaggio, ne parlerò dopo.

Prima cosa: dov'è Yates? Che messaggio ha voluto dare con questo film? Dove si riconosce la sua mano, la sua visione globale della storia, considerato sopratutto che questo è il capitolo in cui si tirano le fila? Questo è uno dei difetti maggiori di tutta la saga (tranne, forse, il terzo capitolo): talmente l'ansia di fare una cosa fedele ai libri che i registi spariscono del tutto, non osano, e il risultato è un prodotto piatto e banale, un compitino fatto bene, appunto, come quando al liceo sai cosa la prof di italiano vuole sentirsi dire e lo scrivi pari pari sui temi. Che poi tutto questo va benissimo se vuoi fare soldi, un po' meno bene se vuoi creare un'opera artistica, un mezzo per raccontare non solo una storia già raccontata, ma per comunicare la tua visione di questa storia. Anche questo film, seppure il migliore tra gli ultimi quattro, non fa eccezione: scene epiche, effetti speciali e tutto quanto, come da manuale, ma poi?

Secondo esempio: il drago della Gringotts incenerisce un goblin, e Ron che fa? Una battutaccia (che ho rimosso). Esattamente ciò che farebbe una persona normale che vede un tizio morire incenerito da un drago. Una scena comica decisamente fuori luogo.
Altro problema, la "drammaticità" nel senso teatrale del termine. Per fare una cosa epica non sono sufficienti gli effetti speciali, e la drammaticità è data soprattutto dalle inquadrature e dalle interpretazioni. Faccio alcuni esempi: sempre scena della Gringotts, i tre entrano nella cella sotterranea, dentro c'è un drago albino ENORME imprigionato lì da secoli, e la loro reazione è la stessa che se fosse stato uno yorkshire. Ma un'espressione di stupore, no? E un'inquadratura un po' più imponente di quel bestione? Va bene che siete maghi e a queste cose ci siete abituati, ma chi guarda il film no, insomma, un po' più di epicità (tra l'altro presente nel libro).
Altro esempio: la morte di Tiger (o Goyle, boh) e di Bellatrix. Praticamente, i due personaggi muoiono e nessuno se ne accorge, la trama voleva che morissero, ok li facciamo morire, ma facciamo in fretta che dobbiamo andare avanti. Voglio dire, Draco Malfoy, va bene che sei un serpeverde, ma ti casca un amico nelle fiamme, una faccetta triste la puoi pure fare. E Bellatrix, uno dei personaggi più crudeli di tutta la saga, finalmente viene eliminata, non ci stava bene un grido straziante? Io voglio godere della morte di un personaggio così. Invece no, si dissolve, ciak, prossima scena!

A questo proposito, c'è un motivo per cui deve essere Voldemort a colpire Harry alla fine, e per cui Harry sopravvive: Harry è protetto contro Voldemort, e solo contro di lui, dal sacrificio di sua madre. Voldemort ha colpito solo la sua parte di anima, non quella di Harry, perché Harry era protetto dalla forza più grande che esista, quella che nel Dipartimento Misteri si trovava dietro una porta sigillata: l'amore.
Tutto questo nel film è completamente assente, tutto si riduce nello scontro Harry-Voldemort, il cattivo muore e tutti vissero felici e contenti.
Ora io non sono un fissato che non ammette omissioni, ma questo, diavolo, è il senso profondo di tutta la serie! Senza di questo, la storia si trasforma in in un'avventuretta fantasy senza arte né parte. Ed è esattamente questa l'idea che ho della saga cinematografica di Harry Potter. Peccato solo che questo era l'ultimo capitolo e ormai è troppo tardi per farmi ricredere.
Quindi, ricapitolando:
- David Yates ha rovinato Harry Potter.
- Questo film, pur essendo un filino sopra agli altri, soprattutto agli ultimi, si porta dietro tutti i difetti della saga.
- Nonostante tutto, in generale mi è piaciuto, forse perché le mie aspettative erano bassissime.
Altri commenti sparsi:
- Ginny è proprio oscena, mio dio! A parte Hermione, tutti si sono più o meno imbruttiti, ma Ginny!
- Carina l'idea di inserire qua e là accenni ai film precedenti, come i pixies del secondo e le cioccorane del primo.
- La storia di Silente è quasi del tutto ignorata...
- La scena del pensatoio è veramente commovente, per fortuna, almeno quella.
Ed eccoci alla fine, della recensione, di Harry Potter, di tutto. E adesso a quale saga ci appassioneremo come dei bimbominkia dementi? Jo Rowling inventati qualcosa tu, che sennò ci tocca buttarci tutti su Twilight!
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