26.7.11

Sole, mare, varie ed eventuali


Che bello quando arriva il caldo, e la sera si va in spiaggia a bere una birra gelata, con la musica in sottofondo, quel venticello fresco, il mare nero pece e la luna alta e luminosa. Stasera io e D. siamo stati insieme sul lungomare di Ostia, veramente una serata piacevole, però tra una chiacchiera e un'altra mi è venuta in mente una cosa: siamo già al 25 luglio e anche se a Roma tira una gianna che pare marzo, cavolo, è estate, e io ancora non ho scritto nessun post sul mare. E questo per un blog frocio non va bene, no no, proprio no, è come non scrivere nessun post su, che so, Madonna.
E quindi, rimediamo subito e parliamo di mare.
Parliamone per dire fondamentalmente che io al mare non ci vado. Anche se vivo a dieci minuti da Ostia e in pratica ce l'ho dietro casa, e non mi devo fare traversate esagerate in metro, che la metro d'estate a Roma fermateve, un calvario, no, io al mare non ci vado. Ma nemmeno morto. Nemmeno se mi caricano in macchina, mi legano e mi costringono, piuttosto mi mordo la lingua e tanti saluti.
I motivi per cui odio il mare sono vari e disparati, cercherò di farla breve.

PRIMO MOTIVO: Odio la sabbia. Dio quanto la odio! Non c'è cosa più odiosa al mondo, tranne forse le zanzare e Barbara D'urso. Odio quando ti si appiccica addosso, quella bastarda, è sufficiente pronunciare la parola "sabbia" che ti riempi come una cotoletta impanata. Odio quando ti va sull'asciugamano, e tu per ogni centimetro che ne butti fuori te ne ritornano due sopra. Perché la legge universale della sabbia è che una volta messo piede in spiaggia non te ne libererai mai, ti riempirà le scarpe, le orecchie, la macchina, le mutande, e se ne andrà definitivamente solo dopo mesi.
E poi mi fa venire i brividi, come quando qualcuno gratta con le unghie una lavagna: mi fa venire i brividi averla addosso, averla sulle ciabatte, me li fa venire la sabbia asciutta, la sabbia bagnata, e pure quella bollente che ti ustiona. E odio pure la salsedine, tiè.

SECONDO MOTIVO: andare al mare comporta togliersi la maglietta e mostrarsi praticamente quasi nudi. Che a parte la pazetta si può anche fare, per fortuna non sono obeso, diciamo che sono fuori allenamento, ma io ho un altro problema, cioè che sono bianco catarifrangente, cioè rifletto la luce e abbaglio. Una delle poche volte che sono andato al mare ero sdraiato sul lettino a pancia in su, e un amico fa "adesso intorno al lettino ti lasciano i fiori" (che caro!). Una volta ho anche preso un'ustione di secondo grado sul naso. Voi potreste dire, eh se non ci vai come pretendi di abbronzarti? La fate facile. Il punto è che sono pieno di nei, e sapete cosa sono i nei, la roba dei tumori e tutto quanto no? Ecco, io a causa dei nei devo mettere MINIMO una protezione 60. In pratica una muta da sub. Quindi, non solo sono bianco cadaverico, ma non mi abbronzerò mai.

LAST BUT NOT LEAST, il mare mi stressa, non ne capisco il senso. Voglio dire: che cazzo ci si va a fare, è un'ammazzata! Andiamo con ordine. Innanzitutto, per sperare di trovare un rettangolino per l'asciugamano, devi come minimo svegliarti all'alba, se tardi di un minuto col cazzo che trovi posto. Poi devi uscire e arrivare in spiaggia, e anche questa è un'impresa. Dicevamo sopra, la metro di Roma: avete presente, si? Tutti quei corpi ammucchiati che espellono sudore all'unisono, con le infradito di gomma che tutti sappiamo quale reazione chimica produce il contatto tra il sudore e la gomma, in più carichi di borsoni, ombrelloni e asciugamani. E se ti capita anche il treno vecchio senza aria condizionata, allora il soffocamento è assicurato. La macchina non la considero nemmeno, chi va al mare in macchina è un impavido e ha tutta la mia ammirazione. Quindi, ricapitolando: alzataccia, soffocamento, e dopo tutta questa battaglia, se sopravvivi, che fai? Vai lì e ti spalmi al sole. Tutta sta fatica per passare una giornata sotto il sole che ti ustiona e ti frigge il cervello. Ma voi state fuori. Che poi, fosse per me passerei la giornata in acqua, ma primo poi ti vengono le mani da vecchio, come mi diceva sempre mamma, secondo che sto a fare in acqua da solo come un deficiente se poi gli amici stanno a prendere il sole, terzo nel mare di Ostia dopo il primo quarto d'ora ti viene il tetano, se ti va bene. A beach volley ci giochi col cavolo, se la spiaggia è stipata al massimo giochi a scopone scientifico. E dopo tutto ciò, la sera torni a casa rimbambito e con un cerchio alla testa da insolazione da prendere a testate gli spigoli. Certo, se ti dice bene magari becchi pure qualche gnocco in costume, ma a questo punto di gnocchi ne vedo quanti ne voglio su Internet, anche senza costume.

Quindi direi che no, il mare proprio non fa per me. Gay di Roma rassegnatevi (o rallegratevi, fate un po' voi), ma al mare non mi ci vedrete MAI.
Bene, da buon frocetto anche io ho scritto il mio post da ombrellone, adesso posso dormire sonni tranquilli.

3 commenti:

  1. Hahahaha… mi hai fatto morire dalle risate :)
    Una volta la pensavo esattamente come te, ma poi mi sono convertito ed oggi lo adoro e per me non è estate senza nemmeno un tuffo in mare…

    PS ma sai che mi sono accorto che è una vita che non faccio un post su Madonna… rischio mica la radiazione dall’albo???

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  2. E che vuoi scrivere su Madonna, è sparita! Dai che se è vero che a novembre esce il nuovo album hai voglia a scrivere di lei!

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  3. vieni in Sicilia... altro che Ostia!

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